iamo agli inizi del XX secolo; Geronimo, ultimo protagonista e simbolo delle guerre Indiane, si è arreso da una quindicina di anni (1886) e morirà a Fort Still nel 1909. Il Colonnello William Frederick Cody, Buffalo Bill,  anch’egli grande mito della frontiera, si aggira per l’Europa dal 1883, a capo del suo grande spettacolo viaggiante, mostrando fieri Pellerossa e gagliardi Cow Boys  che ingaggiano combattimenti ormai improbabili  
  nella realtà. San Francisco, ormai collegata dalla ferrovia  al  civile Est, si è trasformata in una “metropoli” di  350 mila abitanti.  
  Certamente  a Tombstone o ad Amarillo le cose non saranno cambiate di molto, ma è indubbio che il modo di vivere stia evolvendo verso un modello diverso.  
  Jonh Moses Browning era attivo da alcuni decenni; aveva visto passare davanti ai propri occhi l’epopea del West, ne aveva anzi  fatto parte con le armi da lui progettate, e stava assistendo alla graduale trasformazione della frontiera in territorio civilizzato.  
  Si rese probabilmente conto che la Colt SA nel cinturone sarebbe divenuta presto un anacronismo,  o almeno la diffusione del porto non dissimulato sarebbe andata scemando proporzionalmente al diffondersi di abitudini di vita più urbane, ed al conseguente cambiamento nel modo di vestire  dei suoi connazionali.  
  Erano inoltre  già sul mercato le prime semiautomatiche, alcune delle quali portavano la sua firma, e quindi nulla di strano che ne abbia pensata, progettata e realizzata una di piccole dimensioni e piccolo calibro. Peraltro in quel periodo il panorama delle cartucce da pistola di piccolo calibro non offriva grandissime scelte.  
  Il 5 mm. bergmann  ed il 5,5 velodog esprimevano  energie veramente risibili, mentre già  il 7,65 browning presupponeva armi di  dimensioni eccessive  per i fini che si proponeva il mormone. Il .22 long rifle, rimmed e molto lungo in proporzione al calibro, dava poche garanzie di  compatibilità col ciclo di riarmo di una semiauto. Le pistole da taschino a due colpi erano spesso camerate in calibri più efficaci, ma erano appunto limitate dai due soli colpi.  
  E quindi Browning, secondo il suo costume, inventò contemporaneamente calibro e pistola. Come aveva fatto con la 7,65 e col 9 browning long e come farà col 9x17 browning.  
     
  Jonh Moses costruisce attorno alla cartuccia (o la crea per) una piccola semiauto, la 1906, che nasce ad Herstal, in Belgio. Un paio di anni dopo la 1906, con qualche cambiamento, diventa la storica “Browning 6,35 Baby”. L’idea è valida e sempre  nel 1908, la Colt mette sul mercato una semiauto molto simile alla Baby; non a caso la denominerà “Vest Pocket”,” Tasca del Gilet”, a sottolinearne le caratteristiche precipue : portabilità ed occultabilità. Ovviamente approfitterà anche per attribuire la propria paternità al calibro, che da allora negli USA –ed in altre parti del mondo- sarà conosciuto come .25"  A.C.P. Automatic Colt Pistol.  
     
 

 
     
  Nasce così uno dei calibri più longevi e discussi della storia delle armi corte. Discusso, ma longevo, sembra una contraddizione.  
  Non lo è.  
     
  In effetti la 6,35 browning è una cartuccia di bassissima potenza, verosimilmente la più bassa in E0 camerata con regolarità da anni. Già il confronto con la  7,65 la vede fortemente penalizzata, ma ha una dote incomparabile: le armi che la camerano possono essere portate in qualsiasi modo si sia vestiti.  
     
 

 
     
  Non esiste bermuda, pantaloncino, camicetta, borsetta da signora che non possa ospitare una di queste armi. Questo consente di andare armati anche quando l’abbigliamento è ridotto all’essenziale; consente anche di portare la pistola come back up, in caviglia, nella  tasca. Addirittura anni fa il figlio di una vittima dell’ “anonima sequestri” riuscì ad occultarne una, durante le trattative coi sequestratori, negli slip, evitando così che fosse individuata durante la perquisizione cui lo sottoposero i criminali.  
     
  Di contro, il livello energetico che esprime questa piccola cartuccia sono contenutissimi; in Europa poi l’impossibilità di utilizzare palle hollow point rende di fatto possibile solo l’uso delle 50 grani jacketed , salvo che si provveda alla ricarica casalinga.  
  Le FMJ possono produrre ferite molto serie, spesso letali (killing power), ma provocano canali di tramite lunghi e di diametro sostanzialmente pari a quello della palla stessa cedendo, quindi,  solo in piccola parte la propria già scarsa energia.  
  Sul potere d’arresto (stopping power), vexata quaestio, si può pensare ciò che si vuole, tranne che il 6,35 Browning ne possieda in quantità apprezzabile. Negli USA sono reperibili cartucce con palla da 45 grani Hollow point, in Europa la scelta è di fatto limitata alle 50 grani jacketed, salvo provvedere alla fusione casalinga ed alla ricarica. Operazione questa complicata dalla scarsa reperibilità del materiale e dalla struttura del bossolo, non robustissimo, che non consente di riutilizzarlo più volte.  
  Peraltro, anche superando o sopportando questi piccoli ostacoli, ferma restando l’illiceità dell’uso delle HP, l’unica alternativa alle 50 grani jacketer round nose rimane quella della palla in piombo.  
     
  A questo proposito Bonzani cita la palla da 50 gns in lega, fusa nel blocchetto NEI 51251.  
  Il Lyman cast handbook, in genere molto esaustivo, riporta i dati per la sola round nose da 51 grani; nei numerosi cataloghi in mio possesso  non si trovano blocchetti cal .25" che non siano per carabina. Le tascabilissime pistole camerate per questo calibro hanno necessariamente organi di mira elementari e canne cortissime, proprio in funzione della portabilità. Il loro uso a distanza superiore ai 10 o, al massimo, 12 metri è del tutto improponibile e questo le rende sostanzialmente non utilizzabili in poligono. Quindi il consumo di cartucce è limitatissimo e conseguentemente ne è scarsamente diffusa la ricarica  
     
 

 
     
 

 
     
  Il Barnes cita esclusivamente palle  jacketed,  la 50 FMJ e la 45, il completissimo Hornady 3th ediction riporta solamente i dati per la 50 gns FMJ, Nosler Speer e Lyman “normale” non contemplano il 6,35.  
  Non a caso il Bonzani (che è uno sperimentatore e non vende  materiale da ricarica) è l’unico a fornire addirittura una trentina di dati, ma solo  con  la Fmj da 50 grani e la pari peso Cast ricavata da blocchetto della NEI. Ma anche lui (A. Bonzani, Ricarica 2, ed. S.Sebastiano 1^ edizione) concorda sui limiti strutturali delle piccole tascabili che le rendono inidonee a per qualsiasi forma di utilizzo ludico.  
  Di seguito una tabella con le caratteristiche di alcune  cartucce 6.35, raffrontate con due  cartucce in 7,65 Browning.  
     
 

- Cal. 6,35  -     

palla  grani  fps mps kgm
FMJ   50 870 265 11.6
FMJ   50  971 296 14.4
RN Cast (NEI )  50 749 228 8.6
RN Cast (NEI )  50 885 270 12.0
RN Cast (Lyman) 51 560 171 4.9
RN Cast (Lyman) 51 695 212 7.5
JHP  45 695 212 6.7

- Cal 7,65 - 

palla  grani  fps mps kgm
FMJRN  71 1010 308 21.8
JHP 60 970 296 17.3
 
     
     
  Risulta evidente che il 7,65 ha  caratteristiche sostanzialmente differenti; Ma guardate la foto della 421 a fianco alla mod 34 (dimensionalmente identica alla 35 in 7,65 ).   
  Credo non ci sia bisogno di commenti.